La mia assenza prolungata è dovuta a una serie di circostanze e impegni previsti e non.
Ma non temete, sono di nuovo qui, - so che lo dico spesso ormai - più forte che mai!
Si avvicinano le vacanze natalizie, e di conseguenza la finestra di esami di gennaio - febbraio, ma nonostante tutto riesco a dare spazio anche alle mie letture. Per leggere si trova sempre tempo insomma!
Il mio project 10 books prosegue bene, non a passo spedito, ma comunque positivamente.
Sono al mio quinto e sesto libro, Inheritance di Paolini - un bel malloppo di 800 pagine - e Amleto di Shakespeare - che mi sta facendo arrancare alla conclusione.
Ho dovuto sostituire un dei dieci libri in lista, perché di recente mi sono iscritta a un gruppo su Anobii, in cui si organizzano gruppi di lettura di vario genere e con grande entusiasmo mi sono aggregata al The Trilogy Century group, previsto per il 2015. Di conseguenza ho dovuto abbandonare la lettura de La caduta dei giganti di Follett e rimandarlo a gennaio. Ma don't worry ho una new-entry meravigliosa di cui vi parlerò sicuramente a breve, ora vi lascio un po' sulle spine lettori!
Quasi dimenticavo! Ieri sera sono andata con il mio bello a vedere Il canto della rivolta ... ECCEZIONALE! (Ma vi parlerò anche di questo prossimamente!)
Bene, bene, oggi invece vi lascio con una nuovissima recensione che spero vi dia nuovi spunti e che demolisca qualche luogo comune sull'autore e sul libro.
Titolo: Il nome della rosa
Autore: Umberto Eco
Genere: Romanzo storico, gotico, giallo
Editore: Bombiani - (brossura)
Pagine: 532
Prezzo: € 10,90