domenica 30 agosto 2015

Letture in pillole #1

 Brevi, ma intense, impressioni sulle mie ultime letture. Vi parlo di libri che mi hanno entusiasmato davvero tanto, che mi hanno lasciato qualcosa, che secondo me meritano davvero di essere letti.
Insomma, visto l'andazzo della mia vita - sempre super impegnata - vi propongo questa nuova rubrica, letture in pillole, per stuzzicare il vostro appetito da lettori con il mio solito chiacchericcio!

Oggi parliamo di Q dei Luther Blissett e Le rane di Mo Yan. 





Titolo: Q
Autore: Luther Blissett
Edizione: Einaudi
Prezzo: € 14,00
Pagine: 677

Q viene pubblicato nel 1999 dai Luther Blissett, "nome multiplo sotto il quale agisce programmaticamente un nucleo di destabilizzatori del senso comune" (ora noti come Wu Ming).
Si tratta della prima opera in Italia pubblicata da un major con formula copyleft, detta dagli stessi autori formula anti-copyright.
Q è un romanzo storico brillante, ambientato nel periodo storico compreso tra il 1518 e 1555, nel cuore delle lotte religiose che sconvolsero l'Europa per oltre quarant'anni.
Uno degli affreschi storici più lungimiranti mai letti dalla sottoscritta.
Tra predicatori, papi, libri proibiti e principi veniamo immersi nella Germania di Lutero, in quella anabattista di Munster fino ad approdare in Italia, fulcro della politica inquisitoria del Papato.
Q non è semplimente un affresco storico dei tumulti che hanno segnato per sempre la storia del mondo Occidentale, bensì un vero e proprio "manuale di sopravvivenza", come gli stessi Wu Ming definirono la loro opera in un'intervista.
Racchiusa tra le pagine di questo capolavoro, c'è l'eco di un'allegoria dell'Europa di oggi, un parallelismo con i moti rivoluzionari del Sessantotto, o così mi piace pensare.
Sentirete di tutto su Q; libro tedioso, lento nella narrazione, apprezzabile in parte, odiato da molti e amato da altrettanti.
Vero, la prima parte risulta essere un po' macchinosa forse, ma non demordete.
Fidatevi di me, continuate a leggere, e rimarrete illuminati.

"La risposta è un colpo che ti spezza le gambe, una sbornia, uno sparo, un cazzotto al mento, una secchiata d'acqua gelida che mi stordisce. E' un evviva urlato a squarciagola da migliaia di persone, a cancellare la disperazione, lo scoraggiamento, la consapevolezza di aver seguito un folle che ora giace a pezzi in un canestro. Meglio crederci fino in fondo allora, meglio continuare a sognare piuttosto che prendere atto della follia collettiva. Lo leggo nei loro occhi, nelle espressione stravolte di quei volti: meglio un pappone saltimbanco, sì,sì, il figlio di Mattys, meglio lui, ma ridateci l'Apocalisse, ridateci la Fede. Ridateci Dio."



 Titolo: Le rane
Autore: Mo Yan
Edizione: Einaudi
Prezzo: € 13,00
Pagine: 397

Le rane è una delle opere più celebri di Mo Yan, premio Nobel per la letteratura nel 2012 il quale "con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità".
Il titolo è un gioco di parole tra i caratteri cinesi Wà (bambino), e Wā (rana) i quali hanno identica pronuncia, ovviamente non per caso.
Le rane è infatti lo specchio in cui si riflette il difficile rapporto della Cina comunista con la procreazione e il conseguente controllo delle nascite, iniziato nel XX secolo, e forse mai risolto veramente.
"[...]L'impennata demografica della fine del 1965 mise le autorità sotto pressione. Iniziò la prima ondata di controllo delle nascite dalla fondazione della nuova Cina. Il governo lanciò lo slogan: uno è poco, due sono giusti, tre sono troppi.[...]"
Attraverso il racconto di Wan Zu, viene ricostruita la vita della zia Wan Xin, levatrice intransigente al servizio del partito, artefice di aborti e rigorosi controlli nella provincia di Shandong.
Una vita fatta di rigidità ed inclemenza, votata al bene della Cina, al futuro del suo Paese, in cui l'importante è agire, non importa come. Non importa se bisogna intervenire su una gravidanza di sette mesi, se si tratta della moglie del proprio nipote; bisogna semplicemente mantenere le volontà del governo.
Da amata levatrice, Wan Xin diventa un boia inesorabile di vite, fino a quando durante la vecchiaia si smarrisce in una zona paludosa.
 "[...] Il gracidio delle rane è spesso paragonato al martellare dei tamburi, quella volta però sembrava piuttosto un incalzare di singhiozzi, il pianto di migliaaia, di decine di migliaia di neonati. [...] Nel suono di quella sera c'erano risentimento e recriminazione, era come se le anime di un numero infinito di neonati stessero denunciando i torti subiti."
Le rane è uno di quei libri che scavano un solco nella tua anima, e rimangono impressi per sempre in essa. Uno di quei libri che ogni tanto devi per forza riaprire e leggerne degli scorci.


Fatemi sapere se anche voi avete letto questi due titoli, oppure se avete letto altro degli autori!
Spero che l'idea di questa nuova rubrica sia di vostro gradimento.
Aspetto sempre vostri consigli e osservazioni.

Un abbraccio,
Claudia, La giovane Libraia.

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martedì 25 agosto 2015

Huge Book Haul #5 - Ovvero il mio primo video su youtube!

Come promesso ecco a voi un video di acquisti libreschi gigante.
Girato durante luglio, lo carico solo ora. Fino alla fine, infatti, ero indecisa se pubblicarlo o meno, se entrare nel mondo di youtube o lasciar perdere.
Con un po' di coraggio e dopo ventiquattro ore di caricamento, potete trovare il mio omonimo canale youtube!
Spero l'idea possa piacervi.
Tralasciando il mio improvviso pessimo inglese ed italiano, la qualità del video, la sua orribile montatura ... ENJOY!



A presto cari!
Claudia, La giovane Libraia

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giovedì 13 agosto 2015

La mia nuova libreria!

La mia vecchia libreria è crollata qualche mese fa, causa troppi libri.
Le alternative erano due: non comprare più libri o cambiare libreria. Indovinate per cosa ho optato?
Ovviamente la seconda. 
Ho la fortuna di avere un fidanzato architetto e quindi ho potuto chiedere un progetto per una libreria su misura. (Anche se diciamocelo chiaro, un architetto ci azzecca ben poco con le librerie, ma chissene frega!)
Eppure, devo dire che il risultato finale ha superato di gran lunga le mie aspettative!
Non so voi, ma da lettrice, una delle gioie della mia vita è avere una mega libreria e poterla riempire senza contegno.


Sono stati tre giorni intensi per il nostro eroe, il quale ha fatto praticamente tutto da solo; io mi sono limitata a dipingere le assi di legno di bianco (in stile rigorosamente shabby chic) e ad inserire qualche vite, giusto per sfizio!

La cosa più bella secondo me, è che i divisori nelle varie mensole non sono fissi. Quindi posso aggiungere, togliere, spostare a mio piacimento i libri, sapendo di poter modificare la libreria!

Questo è il risultato finale: