sabato 17 gennaio 2015

#bookreview - Recensioni: Estasi culinarie di Muriel Barbery

Dopo una lunghissima assenza, la rubrica Recensioni torna a rivendicare il suo legittimo spazio nel blog. Evviva, evviva!




Titolo: Estasi culinarie
Autore: Muriel Barbery
Genere: Romanzo
Edizione: Edizioni e/o
Prezzo: € 9,00
Pagine: 142


Trama

Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall'Eleganza del riccio, monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo, è in punto di morte.
Il despota cinico ed egocentrico che decide le sorti degli chef più prestigiosi nelle ultime ore di vita cerca affannosamente di recuperare un sapore primordiale e sublime, un sapore provato che ora sfugge, il Sapore per eccellenza, quello che vorrebbe assaggiare di nuovo, prima del trapasso.
Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico che ripercorre la carriera di Arthens dall'infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e prelibatezze haute cuisine. A fare da contrappunto alla voce dell'arrogante critico c'è la nutrita galleria delle sue vittime, ciascuna delle quali prende la parole per esprimere il suo punto di vista su un uomo che sembra ispirare solo sentimenti estremi, dall'ammirazione al terrore, dall'amore cieco all'odio feroce.
(Edizioni e/o)

Commento personale

Come spesso capita nel mondo dell'editoria moderna, l'unica logica da seguire sembra essere quella del profitto economico. Questo implica selezionare titoli di autori considerati, dopo lunghe e varie osservazioni, appetibili e apprezzabili da un vasto numero di lettori, pubblicandoli non necessariamente nell'ordine temporale della loro stesura.
Capita così che ci viene data la possibilità di conoscere esclusivamente un aspetto di un autore, che potrebbe invece donarci mille sfacettature in stile ed emozioni.

Un po' come per Estasi culinarie.
Nonostante sia il romanzo di esordio di Muriel Barbery, è stato pubblicato in Italia solo successivamente all'enorme successo di L'eleganza del riccio.
Male, male. Ma troppo usuale sfortunatamente.
Ma poco - diciamo - importa, ora che possiamo scovare questo piccolo gioiellino in libreria.

Estasi culinarie è il preludio di quella che sarà poi la magnificenza dell'Eleganza del riccio.
Le fondamenta semplici, ma efficaci e funzionanti, della complessità che troviamo nel secondo romanzo dell'autrice.
Estasi culinarie è un'immersione nei sapori e nei profumi del mondo della gastronomia, un autentico viaggio nel cuore del Sapore per eccellenza, quello ancora da scoprire.
La figura centrale di Monsieur Arthens è contornata dalle mille voci di uomini e donne che per caso, per sfortuna o per fortuna hanno sfiorato l'esistenza del più grande critico gastronomico del mondo.
In bilico verso la fine della sua esistenza, Monsieur Arthens vede scorrere davanti a sè gli attimi più significativi della sua vita, i suoi pochi affetti accompagnati dal grande successo della sua carriera.

Le sue memorie ci deliziano con similitidini e descrizioni per una vera celebrazione del cibo e del gusto.
Particolarmente significativa a questo proposito la descrizione del pane, elemento così semplice, ma necessario e insostituibile, il quale ci accompagna praticamente sempre durante i nostri pasti.
Sbagliamo a credere che la nobiltà del pane risieda nel fatto che basta a sè stesso e al contempo accompagna qualsiasi pietanza. Se il pane basta a sè stesso è perché è molteplice, non nel senso delle sue tante tipologie, ma per la sua essenza stessa giacché il pane è ricco, è vario, il pane è un microcosmo. In esso si incorpora un'assordante varietà, come un universo in miniatura che svela le sue ramificazioni nel corso della degustazione. L'assalto, che di primo acchito si scontra con la muraglia della crosta, dopo che ha superato questa barriera resta sbalordito dalla remissività che gli riserva la mollica fresca. E' quasi sconcertante l'abisso che c'è tra la scorza screpolata, a volte dura come pietra, a volte semplice manto che cede ben presto all'offensiva, e la morbidezza dell'interno che si raggomitola nelle guance con carezzevole docilità.
Estasi culinarie racchiude il piacere del gusto, del sapore perduto per gli ingredienti più semplici e grezzi dei piatti più poveri delle nostre tradizioni.
Descrizioni così seducenti da lasciare il lettore con l'acquolina in bocca e con il forte desiderio di provare l'ebrezza di assaggiare con maggior consapevolezza ciò che troviamo tutti i giorni nella nostra tavola.

Insomma, una lettura davvero consigliata, la quale vi darà anche una più accurata conoscenza dell'evoluzione che l'autrice ha percorso dalla stesura del suo primo romanzo, al successo da non so quante copie che è L'eleganza del riccio.

Fate l'amore con il sapore.
Mai frase fu più azzeccata.

Voto finale

 
 4/5

Per leggere la recensione de L'eleganza del riccio qui

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A prestissimo con nuove recensioni e ... un video haul! 
Stay hungry, stay foolish.

Un abbraccio,
La giovane Libraia, CarolH.

4 commenti:

  1. Ciao Carol,
    mi incuriosisce questo terribile monsieur Arthens, che da come lo descrivi regge il confronto con l'indimenticabile Renée, personaggio che si fa scoprire ad ogni riga, sempre più sorprendente, la sua colta e schiva ironia, ...e le trovate, una per tutte il Confutatis ! Eccezionale . Leggerò la recensione del Riccio e mi propongo di conoscere anche l'opera precedente, grazie per la segnalazione.
    Naturalmente ti aspetto sullo schiaccianoci, un saluto da
    Fata Confetto

    http://schiaccianoci1.blogspot.it

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  2. Ciao Fata Confetto :)
    Blog carinissimo! Passerò spesso a trovarti!
    Se leggerai "Estasi culinarie" fammi sapere poi cosa ne pensi :)

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  3. Bellissimo blog, ti seguo molto volentieri!!
    Un saluto e buona domenica!!
    http://2thinkingoutloud3.blogspot.it/

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    Risposte
    1. Grazie mille :) sbircio tra i tuoi post!
      A presto

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