domenica 7 gennaio 2018

Tempo che prendi, tempo che vai


Tempo di bilanci.
Abbiamo un po' tutti questa tendenza a fine anno: ci si mette da qualche parte, in un angolino rassicurante della casa, si fissa fuori dalla finestra (meglio se durante una giornata un poco uggiosa) e si pensa, si prova a fare ordine, si cerca di capire.

Stockholm, gennaio 2018
Ci sono anni che scorrono in sordina, che ti lasciano poco, tra normalissimi alti e bassi, giorni più felici e giorni più cupi, di cui probabilmente non ricorderemo poi molto.
Poi ci sono gli anni intensi, complessi, cazzuti, i migliori.
Il mio duemiladiciassette è stato uno di quest'ultimi.
Ha concluso un ciclo della mia vita importante, ha segnato definitivamente la mia fanciullezza e mi ha fatto sentire davvero donna.

Fin troppo veloce sotto alcuni aspetti, ed immensamente dilatato sotto altri.


Questi trecentosessantacinque giorni mi hanno regalato molto, più di quanto pensassi di meritare.
Esperienze umane importanti, viaggi, successi ed amicizie intramontabili.
Ci sono stati giorni che mi hanno messo duramente alla prova, che ho odiato con tutta me stessa fino a che non mi sono resa conto che io posso tutto, perchè non mollo, perchè se devo, se sono con le spalle al muro, io la montagna me la sposto anche da sola.

Se dovessi scegliere una parola emblematica per tutto questo sarebbe sicuramente imprevedibilità.
Ed è proprio per questo che non mi sento più di stilare liste dei buoni propositi, fissarmi troppi obiettivi. Noi mutiamo fluidamente giorno per giorno, oggi sono io a scrivervi, ma domani potrei sentirmi già qualcuno di completamente diverso.
 
Qualche consiglio alla me del futuro però voglio darlo.

Goditi il tuo presente, circondati di parole ed inchiostro, di libri che profumano di inizi, di letture che soffiano vite nuove; ama ciò che sei ed ama ciò che fai; conserva i tuoi ricordi e la tua memoria perchè tu possa voltarti ogni volta che vuoi e compiacerti dei giorni che ti stai costruendo, del futuro che cresce e si avvicina. 
Non temere le sfide, i capitomboli a terra. Tu ti rialzi sempre, lo sai. 
Scrivi, scrivi tanto, torna a farlo. 
Nutriti di sentimenti benevoli Claudia, ed abbi pietà di te stessa.
Abbandona la perfezione, sii fragile, conceditelo, concediti una serenità duratura. 



La vostra Claudia di fine 2017

6 commenti:

  1. Chi l'avrebbe mai detto?

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    1. Probabilmente nessuno nessuno, ma è meglio di quanto potessi immaginare :)

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  2. Sei davvero una persona Speciale..felice di averti tra le mie Amiche..buon 2018 Claudia!Ti meriti Tanto!

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  3. Sempre detto che sei una Grande lottatrice!!
    la tua "nonna"

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