giovedì 16 ottobre 2014

#bookreview : Recensione - Ginevra di Mauro Maggio

Ciao topi di biblioteca!
Ci siamo giusto sentiti settimana scorsa per un brevissimo appuntamento di routine, e poi sono rimasta intrappolata dai libri dell'università!
Ma ormai la mia settimana "lavorativa" è quasi conclusa, così in questa serena serata torinese ho deciso di accendere il computer et voilà... recensire un libro!
Sono imbarazzata se penso che l'ultimo libro recensito sul blog appartiene a ben un mese fa, ma abbiate pietà di me: sono una neo-universitaria-fuori-sede.
Nonostante tutto questo scombussolo generale, sono riuscita a diminuire la mia lista del progetto libri in lettura di ben tre volumi. Ed è dell'ultimo appena concluso che vi parlerò oggi, a mente fresca fresca.




Titolo: Ginevra
Autore: Mauro Maggio
Genere: Biografia storico-mitologica
Edizione: Liberamente - (Brossura)
Prezzo: € 8,90
Pagine: 138


Trama

La biografia della regina Ginevra, moglie di Re Artù, vive fra mito e storia. Nonostante la sua origine si perda nella notte dei tempi e sia di probabile origine celtica, suggerisce l'etimologia del suo nome (Ginevra in antico gaelico significava la maga bianca o il  fantasma bianco) la sua figura è strettamente legata a quella di Artù, che, come raccontano le fonti più antiche del ciclo arturiano, per lei sfidò il perfido Mordred, venendo ferito a morte proprio in questo combattimento. Ma il legame fra Ginevra a Artù nell'immaginario europeo è stato messo in ombra dall'altra leggenda legata alla sua figura: ella infatti incarna la bellezza e la grazia aristocratiche, ma anche la ribellione alla ragion di stato, che l'ha costretta a un matrimonio, quello con Artù, senza amore, ma che non può impedirle di innamorarsi e concedersi a Lancillotto, il più valoroso e splendido cavaliere della Tavola rotonda. La leggenda di questa relazione adulterina verrà ripresa dal più celebre scrittore francese medioevale, Chrétien de Troyes, e divulgato nel suo romanzo cortese Lancelot, citato da Dante, nel V canto della Divina Commedia, come il libro galeotto, che permise all'amore, anche esso adulterino, fra Paolo e Francesa.
(Liberamente)


Commento personale

Nel lontanissimo 2009, ricevetti questo libro dalla mia dolce mamma, la quale ha sempre cercato di incentivare la mia passione per la lettura facendomi dei doni libreschi bellissimi. 
Ovviamente avevo già portato a termine questa libro, ma mi ricordavo davvero poco sia dell'intreccio che dell'autore, se non niente. 
Quindi ho deciso di ripropormi questo piccolo libricino, di cui, tutto sommato, avevo un vago ricordo piacevole. 
Si tratta di un libro molto breve, ma intenso. 
Mi spiego meglio: va oltre la trama che vi aspettate, che un comune lettore si aspetterebbe, o meglio ancora non c'entra assolutamente niente con il mondo delle biografie. 
Colpo basso. 
Ebbene si, miei amici lettori, Mauro Maggio va un pochetto fuori tema, o direttamente fuori titolo se vogliamo dirla tutta coniando una nuova espressione. 
L'autore apre la biografia con un lunghissimo - anche se per me comunque molto piacevole - prologo che abbraccia tutta la storia dell'umanità a partire da ventimila anni prima della nascita di Cristo, verso la fine dell'ultima era glaciale fino al V secolo d.C., in Britannia. Insomma un'introduzione di ben quaranta pagine che informa il lettore sull'evolversi della civiltà, senza omettere molti particolari e che può - mi rendo conto - infastidire chi sta leggendo questo libro aspettandosi tutt'altro, dopo aver letto la trama all'interno della copertina.  
Una domanda lecita che può suscitare tutto questo è Ma dove vuole andare a parare? Eh, insomma, non saprei dirlo nemmeno io. Diciamo che è un surplus, un qualcosa che arricchisce la lettura e la nostra cultura, ma assolutamente non necessario ai fini della narrazione. 
Arriviamo al nocciolo del mio commento. 
Il libro si chiama Ginevra e viene presentato come una biografia sulla regina britanna, in cui vengono messi in luce coraggio e anticonformismo, che più caratterizzano il personaggio.
Purtroppo però non è così. 
Maggio narra la leggenda di re Artù e della sua sposa, sotto un punto di vista comunque differente dal modo in cui solitamente viene narrato questo mito, donandoci una versione poco conosciuta ma davvero bellissima secondo me. Nonostante questo, per questioni - credo - di mancanza di sufficienti fonti, Ginevra diventa un personaggio passivo, subisce le azioni dei personaggi che la circondano.
Ho trovato delle profonde somiglianze con  Lucia Mondella de I Promessi Sposi: donna devota e fedele, la quale segue una morale ferrea in vista di un bene più grande del proprio. 
Insomma, non aspettatevi Ginevra come figura centrale di questa pseudo-biografia, bensì assaporate lo stile ridondante dell'autore, che rende poesia un mito millenario. Non cercate nelle pagine descrizioni fittizie sulla sua figura, non le troverete, piuttosto fatevi trasportare dalla bellezza di un mito che forse non conoscete così bene. 
Infatti, un pregio indiscusso di questo libro è senz'altro l'originalità della narrazione. Potrete rivalutare l'amore tra Ginevra e Lancillotto, nonché la figura di Re Artù, e, perché no, rimanere sorpresi nel scoprire che esiste una seconda Ginevra e forse anche una terza. 
Dopo i "difetti" che vi ho elencato - che mi rendo conto essere di una certa rilevanza - non posso dirmi insoddisfatta di questa lettura scorrevole e comunque di arricchimento culturale. 
Mi è difficile dare un voto in stelline, che tra parentesi possono voler dir tutto ma anche niente come metodo di giudizio (ma che possono comunque aiutare nel quadro della recensione, non lo nego), quindi vi chiedo di farvi guidare da questa recensione, di aprire il vostro cuore da lettore e farvi prendere un po' dall'istinto. 
La lettura è anche questo: impressioni ed emozioni. 
E per me questo libro è qualcosa di - senza alcun dubbio - positivo! 


"Ma la storia che stiamo raccontando appartiene a una narrazione più tardiva, ad uso e consumo delle corti più raffinate del medioevo cortese, e nello stesso tempo attinge a un corpus che affonda le sue radici in una storia più metaforica, che segna con una linea netta la demarcazione tra bene e male, affidando alla lotta contro quest'ultimo il senso di un insegnamento morale, a fini formativi e pedagogici"
Ginevra - Mauro Maggio 


Anche per oggi è tutto amici lettori, 
vi ringrazio ancora per il tempo che dedicate a leggermi! 
Senza di voi questo blog non avrebbe un senso
Un abbraccio libroso!

La giovane Libraia, CarolH. 

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5 commenti:

  1. Penso che se un libro, anzi uno scrittore sia capace di emozionare allora vale la pena provare a conoscerlo, ma il punto di domanda rimane fisso, quindi, su cosa rappresenti la figura di Ginevra per l'autore stesso.
    Potrebbe essere stata, appunto, una sola scusa per rispolverare lo stile cortese, il mito cavalleresco della donna angelo del focolare e delle battaglie e forse la premessa iniziale potrebbe voler sottintendere che nel trascorrere delle ere ci sono cose che rimangono immutate!

    Poi non so eh, non conosco assolutamente il libro e mi baso del tutto sulla tua recensione!

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    1. Ho apprezzato molto questa breve lettura, nonostante questi difetti (che mi rendo conto essere rilevanti). Potrebbe essere una interpretazione originale la tua, e probabilmente non molto distante dall'intento dell'autore :)
      L'unica cosa è che mi è rimasto un po' l'amaro in bocca alla fine del libro perché purtroppo il ritratto chiaro e nitido di Ginevra che prometteva l'autore è risultato essere un qualcosa di sfocato e imprecisato. L'aura di mistero del mito, diciamocelo, ha comunque il suo fascino!

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    2. Tutto sommato non è stato tempo sprecato!

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  2. Ciao! Sono una nuova follower e comincio da qui a commentare perché siccome adoro questo mito che si intreccia con la storia non mi farò mancare di sicuro questo libro! Grazie per il consiglio

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    1. Ciao e benvenuta :)
      Libricino che si fa apprezzare senz'altro :)
      Buone letture e a presto!

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