domenica 15 marzo 2015

#bookreview - Recensioni: Lo Zen e la cerimonia del tè di Kakuzo Okakura

Buona domenica amici lettori!
In questo pomeriggio di pioggia e nebbia cercherò di deliziarvi con una nuova, particolarissima recensione, che serbavo nel cassetto da mesi e mesi, considerando che parlo di una lettura conclusa a dicembre, abbiate pietà della mia anima...


Titolo: Lo Zen e la cerimonia del tè
Autore: Kakuzo Okakura
Genere: Saggio
Edizione: Oriente Universale Economica Feltrinelli 
Prezzo:  € 7,00
Pagine: 99

Nel cuore del processo di occidentalizzazione di un Giappone in bilico tra un passato autorevole e austero e un futuro quanto mai incerto, spicca la personalità complessa di Kakuzo Okakura
Discendente di una famiglia di samurai, studente alla Tokyo Imperial University, centro dell'occidentalizzazione del suo Paese, egli incorpora l'equilibrio precario del Giappone che cavalca l'onda del nuovo secolo, tentando invano di aggrapparsi ai propri valori e alla propria storia millenaria.

The Book of Tea, pubblicato nel 1906, è un viaggio complesso e quasi misterioso, soprattutto per un occidentale, attraverso il mondo segreto del Giappone antico, custodito gelosamente, ma la contempo fragilmente, dall'autore.
Ogni pagina è intrisa di quella devozione quasi maniacale verso una delle cerimonie giapponesi più antiche: la cerimonia del tè.
Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo; partendo dagli albori, vengono spiegati i primi rudimentali approcci verso questa vera e propria arte, fino a giungere alla forma perfezionata che la
cerimonia del tè assume agli inizi del Novecento.
Parliamo di un rito religioso, il quale sancisce l'inconfutabile sottomissione del presente agli avi del passato.

La straordinaria bellezza di quest'opera risiede probabilmente nello scopo che le viene attribuita dallo stesso Okakura: essere manifesto dei caratteri dell'orientalità in Occidente.
Non a caso infatti l'autore scrive questo saggio in lingua inglese, destinandolo quindi esclusivamente ad un pubblico europeo.
Partendo dal simbolo del tè, non una semplice bevanda ma un vero microcosmo di tradizioni, Okakura tratteggia il profilo filosofico del taoismo e del buddhismo, esplicando anche la loro influenza sullo stile di vita, sulla mentalità e sull'estetica asiatica.
La cerimonia del tè diventa il cuore di un'opera che si amplia verso la distruzione degli stereotipi attribuiti dall'Occidente, difendendo con orgoglio e devozione la magnificenza della propria cultura.

Un'opera quanto mai emblematica, di una semplicità disarmante, la quale paradossalmente
si rende solo parzialmente comprensibile ad un pubblico di lettori occidentali, suscitando un aurea di rispetto e stima a fine lettura.

The Book of Tea è un viaggio catartico, che inevitabilmente cambia il lettore, dandogli perlomeno una nuova prospettiva per il suo senso critico.
Sicuramente uno delle letture del 2013 che ho apprezzato di più.
Ed è con grande umiltà e rispetto che vi invito a dare una piccola possibilità a questo autore e alla sua opera più celebre e significativa!


 

5/ cinque

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