lunedì 14 luglio 2014

#bookreview: Recensione - E l'eco rispose di Khaled Hosseini

Ben ritrovati topi di biblioteca!
La giovane Libraia emerge dalla sabbia scottante e dal bagnasciuga.
Finalmente posso dire che l'estate mi scalda la pelle, accompagnata da una bella dose di buonissime letture.
La libertà post-maturità non ha limiti (per ora) e intendo godermela tutta!
Ma bando alle ciance! Eccovi una freschissima recensione.


Titolo: E l'eco rispose
Autore: Khaled Hosseini 
Edizione: Piemme - (rilegato)
Prezzo:  19,90
Pagine: 454



Trama 

Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. 
Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. 
Il legame tra i due fratelli è troppo forte perchè il ragazzino si lasci scoraggiare. 
Ha deciso che li accompagnerà a Kabul, e niente potrà fargli scambiare idea, anche perchè c'è qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. 
Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. 
Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti  modi in cui le persone amano, di feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. 
Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. 
(Piemme)


Commento personale 

Avevo letto parecchi pareri discordanti su questo nuovo libro di Khaled Hosseini, pochi positivi, molti negativi. 
Con grande rammarico devo schierarmi dalla parte di tutti quei lettori che sono rimasti davvero molto delusi. 
Mi aspettavo molto da questa nuova storia, attendevo con ansia di provare le stesse emozioni che mi aveva dato Il cacciatore di aquiloni, invece mi sono trovata completamente disorientata nella sua lettura. 
Per tutto il corso del romanzo ho aspettato quella scintilla, quel momento, se si può dire,epico in cui le parole ti si aggrovigliano addosso senza più lasciarti. 
L'intreccio non mi è ancora del tutto chiaro. Insomma, dicendola tutta, mi sembravo più una serie di racconti inseriti in serie, con un filo di connessione così flebile da lasciarmi completamente persa, senza filo logico. 
Niente a che vedere con i suoi lavori precedenti. 
Mi rincresce davvero dover dare questo giudizio, ci ho riflettuto parecchio, ma non posso ritenermi soddisfatta. 
Alcune parti comunque le ho trovate apprezzabili, ma sempre sconnesse tra loro. 
Sostanzialmente non è una lettura che mi sono gustata. 
Per queste motivazioni il mio giudizio non potrà che essere negativo. 
Nonostante questo, vi ricordo sempre che il mio è un giudizio personale e ovviamente non è legge! 
Leggere deve essere un piacere personale dettato da propri gusti, quindi probabilmente ad alcuni di voi può essere piaciuto. 

Voto finale 


2/5

Sconsigliato

Aspetto vostri commenti e mail, con richieste e soprattutto pareri su questo libro.
Sono davvero curiosa di sapere la vostra, sempre importante, opinione sulle mie letture, e sulle vostre
Un abbraccio libresco! 

Baci a tutti.
La giovane Libraia, CarolH. 



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